PSICOLOGIA - SVILUPPO e PSICOANALISI

 PSICOLOGIA 

La visione antropologica di Freud

- PSICOANALISI & SOCIETÀ

I cambiamenti dovuti ai processi di industrializzazione e urbanizzazione hanno modificato il senso di identità dell’individuo. Lo sviluppo del capitalismo industriale, con la separazione tra ambiente di lavoro e ambiente familiare, permise alla famiglia di organizzarsi in modo nuovo e agli individui di immaginare per sé identità extra familiari. L’idea di un inconscio individuale elaborata da Freud rifletteva i cambiamenti in atto sul piano economico-sociale.


Molti teorici hanno sottolineato l’ambivalenza del modello freudiano, evidenziandone il possibile uso strumentale.

La critica mossa a Freud è stata quella di avere distolto dall’impegno sociale e politico a favore di un ripiegamento su se stessi: egli non ha saputo collegare le istanze di emancipazione presenti nella sua teoria alle condizioni storiche, sociali ed economiche. 





la psicoanalisi & l’inconscio


Freud ha coniato il termine psicoanalisi per indicare: 

  • un procedimento per l’indagine di processi mentali (metodo di ricerca per conoscere funzionamento dei processi mentali);
  • un metodo terapeutico (cura della nevrosi);
  • una disciplina scientifica (insieme di teorie psicologiche).


lo sviluppo della vita psichica processo primario e secondario

Freud distingue nella vita psichica tra processo primario, processo secondario. Il processo primario riguarda l’attività psichica dominata dall’inconscio, tendente alla soddisfazione immediata dei desideri per scaricare l’eccitazione. Il neonato risponde a quello che Freud chiama principio di piacere. Nel processo secondario l’attività psichica dell’Io inibisce le spinte istintuali e dilaziona la soddisfazione del desiderio: l’Io si adatta alla realtà (principio di realtà).



interpretazione dei sogni


Il testo che permette a Freud di farsi conoscere al grande pubblico è “l’interpretazione dei sogni”. Nuove tendenze emergono in quella fine del secolo: la separazione fisica dell’individuo dal suo tempo e spazio, la nuova ammissibilità della scarica istintuale, la forza esplosiva della sessualità, la costruzione di complessi mondi interiori non più riproducenti una realtà estranea. Nuova modalità chiamata modernismo.



Nelle situazioni quotidiane elementi come i sogni, le dimenticanze, i lapsus sono comuni sia all’individuo sano sia al nevrotico. Al sogno viene infatti assegnato un ruolo fondamentale per l’esplorazione dell’inconscio, poiché costituisce una sua nitaligeattendibile rappresentazione. Durante il sonno diminuiscono le difese, e la censura, che impedisce agli elementi rimossi di invadere la coscienza, si allenta. Il sogno è dunque il risultato di un compromesso: cerca di soddisfare i desideri inconsci seppure in modo allucinatorio, ma li trasforma per non renderli riconoscibili farli accettare dalla coscienza.




la teoria sessuale e lo studio delle nevrosi


Freud espone la sua concezione della sessualità infantile e dello sviluppo individuale. Tale concezione suscitò scandalo e indignazione nella società benpensante dell’epoca perché egli ipotizzava la presenza nel bambino di un’energia di tipo sessuale fin dalla nascita. La sessualità infantile non coincide con la genialità, piuttosto si tratta di una ricerca del piacere che coinvolge diverse parti del corpo ed è collegata ai principali bisogni fisiologici dell’individuo.


le fasi della sessualità


L’energia libidica, cioè l’energia psichica legata alle pulsioni sessuali, investe una serie di funzioni biologiche e comportamenti che provocano piacere e attenuano lo stato di eccitazione dovuto proprio all’accumularsi dell’energia.

Nella fase orale la zona erogena è principalmente la bocca (attività che provocano piacere sono relative alla suzione); nella fase anale la libido si concentra nella zona intorno all’ano (trova soddisfazione nelle attività di espellere e trattenere); infine la fase fallica (si impernia sulle differenze tra maschio e femmina e la ricerca del piacere avviene con le prime attività di manipolazione dei genitali). 



Con il tempo l’individuo attraversa una maturazione, che implica sia aspetti biologici sia aspetti psicologici. 

Secondo Freud regressione e fissazione spiegano il fenomeno delle perversioni sessuali, cioè comportamenti che realizzano il piacere secondo modalità; per esempio l’esibizionismo sessuale, o pratiche quali il feticismo, il masochismo e il sadismo. Le perversioni rappresentano un fenomeno particolare poiché realizzano il piacere in modo non conforme ai dettami sociali.



- la nevrosi

La nevrosi indica l’atteggiamento opposto alla perversione. Il nevrotico non soddisfa i suoi desideri pulsionali, li rimuove e li esprime in forma mascherata. Sia la perversione sia la nevrosi costituiscono delle difese contro l’angoscia di castrazione, sebbene conducano a comportamenti diversi.


- il dualismo pulsionale


Freud ipotizza l’esistenza di due tipi di pulsioni originarie. Accanto alle pulsioni libidiche, da lui denominate Eros, pone le pulsioni di morte, chiamate Thanatos. Ciò che accomuna entrambe è la tendenza a ripristinare uno stato di equilibrio e a scaricare l’eccitazione.


La seconda topica individua tre istanze che regolano il funzionamento della psiche: Es, Io e Super-Io.
Nell'individuo sano l'Io riesce a controllare l'Es senza violare gli imperativi del Super-Io. Tale equilibrio è importante: se prevale l'Es l'individuo può arrivare a mettere in atto comportamenti socialmente riprovevoli o immorali, mentre se l'individuo ha un Super-Io troppo rigido può sviluppare nevrosi, a causa dell'eccessiva repressione e rimozione dei desideri pulsionali.
L'Io svolge una funzione essenziale nello sviluppo, poiché giuda il processo evolutivo individuale.



Civiltà e sublimazione delle pulsioni 
 
Nell'opera Il disagio della civiltà (1929),  analizza il rapporto tra individuo e la civiltà e sottolinea l'infelicità della condizione umana. La civiltà implica la rinuncia parziale alla soddisfazione delle pulsioni. Il patto sociale permette la costruzione della comunità sociale, la quale si fonda sulla rinuncia pulsionale.
Secondo Freud, la libertà subisce delle limitazioni a opera dell'incivilimento.  La civiltà, la cultura sono la risultante della sublimazione delle pulsioni: le energie libiche non utilizzate per uno scopo sessuale possono essere utilizzate per obiettivi socialmente utili; tale energie vengono canalizzate nel lavoro, nella scienza, nell'arte, in tutte le produzioni culturali umane. 
La sublimazione è il modo attraverso cui si attenua il disagio: l'energia libidica è indirizzata verso una meta e un oggetto non direttamente sessuali, ma socialmente valorizzati.


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